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PAOLA
BACCHI
Penso che fotografare non significhi solo documentare, ma anche dare un’interpretazione personale della realtà, andare oltre alla semplice apparenza delle cose, suscitare emozioni e stati d’animo. Del resto spesso c’è molto di più in quello che non si vede. Il mio soggetto preferito è il paesaggio, in particolare quello urbano e industriale (deformazione professionale dell’architetto?). In questo ambito mi dedico anche agli edifici abbandonati, dimenticati e in rovina, luoghi che si tende a sfuggire ed ignorare, ma che racchiudono ancora tracce della vita passata, come congelata e sospesa nel tempo.